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25 giugno – 6 luglio

Corsi intensivi di russo
presso: Alpha beta piccadilly - via Talvera 1A - Bolzano

Lunedì 25 giugno

"La Berlino russa" - ore 20.30
Prof. Gian Piero Piretto, Università Milano
presso: Libera Università di Bolzano, p.zza Sernesi, 1

La Berlino russa
Prendendo le mosse dai tempi in cui le principesse di Prussia diventavano zarine di Russia, si passeranno in rassegna i momenti chiave che hanno segnato i rapporti, culturali, politici e sociali, tra la Russia e Berlino. Dall'emigrazione post rivoluzione d'ottobre degli anni Venti, che aveva visto il quartiere di Charlottenburg diventare Charlottengrad, agli anni della folle cultura di Weimar (specchio tedesco della NEP sovietica).

Dal trattato di "pace" Ribbentrop‐Molotov alla presa del Reichstag berlinese da parte dell'Armata Rossa. Si percorreranno le esperienze della DDR, con attenzione all'architettura sovietica nella capitale della Germania Est, memoriali dedicati alle vittime della guerra e la magniloquente Stalin Allee (oggi Karl Marx Allee), e i momenti essenziali della guerra fredda. La contemporaneità prenderà in considerazione il fenomeno Russen Disco, legato alla figura dello scrittore Vladimir Kaminer, e i vari locali "ostalgici" che attraggano berlinesi e turisti nelle serate della movida post Wende. Il tutto corredato da immagini e spezzoni di film.

Gian Piero Piretto, laureato in Lingua e Letteratura Russa a Torino, ha lavorato nelle Università di Bergamo e Parma. Attualmente insegna Cultura Russa e Metodologia della cultura visuale all'Università Statale di Milano. Ha scritto saggi e articoli sulla letteratura russa del XIX e XX secolo e da alcuni anni si dedica al metodo degli studi culturali con attenzione particolare per l'epoca sovietica e la componente visuale della sua cultura.

Venerdì 29 giugno

ore 20.30
Sede: Camera di Commercio, via Alto Adige, 60

Conoscere la Russia e i russi
nel commercio, nel turismo e nella moda…

Affrontare un nuovo mercato o conquistare nuovi clienti comporta anche mettersi sulla lunghezza d'onda dei propri interlocutori, pure dal punto di vista delle differenze culturali e delle peculiarità economiche.
Quattro esponenti del mondo imprenditoriale locale raccontano le loro pluriennali esperienze con i russi, sia in Russia che qui in Alto Adige, dai primi approcci pionieristici subito dopo la caduta del Muro alle non sempre facili evoluzioni attuali.
Sarà presente il Console Onorario della Federazione russa a Bolzano per il Trentino Alto Adige, Bernhard Kiem

Relatori:
Omer Berber (art director) e Helga Lazzarino (PR-manager), Ditta Selva, Bolzano, da 25 anni in Russia
Ferdinand Riffeser (albergatore), Hotel Biancaneve, Selva Val Gardena
Isidoro Di Franco (general manager), Four Points by Sheraton, Bolzano

Moderazione: Arnold Tribus, direttore del quotidiano «Südtiroler Tageszeitung», Bolzano

Giovedì 5 luglio

"Il poeta e lo zar" - ore 20.30
Marco Dinelli, docente, traduttore
presso: Libera Università di Bolzano, p.zza Sernesi, 1

Il poeta e lo zar
Cultura e potere nella Russia del terzo millennio

Il poeta e lo zar è il titolo di un film muto del 1927 sull'incontro fra Puškin e Nicola I. Nel 1937 la poetessa Marina Cvetaeva dà lo stesso titolo a una poesia che verte sul medesimo tema, e che verrà musicata da Šostakovič (un altro artista alle prese con lo "zar" Stalin). La stessa espressione è stata usata recentemente per definire l'incontro‐scontro del 29 maggio 2010 fra Putin e il cantante rock Jurij Ševčuk.
Il complesso rapporto tra cultura e potere è un leitmotiv nella storia della Russia: in epoca zarista, in epoca sovietica e in quella postsovietica. Con l'ausilio di materiali eterogenei si cercherà di offrire un panorama della storia culturale russa degli ultimi anni in cui, dopo l'età del disincanto postmoderno e del glamour, è tornato di moda "essere impegnati".

Marco Dinelli ha studiato all'Università di Perugia. Attualmente è responsabile dei corsi di italiano per stranieri alla scuola Costanza Vinci di Mosca. A Mosca ha insegnato traduzione dal russo in italiano e lingua e letteratura italiana all'Università Lomonosov, ha tenuto lezioni all'Istituto Gor'kij. E' stato professore a contratto all'Università di Pisa. Traduce dal russo ed è autore, con Anna Jampol'skaja, di Lenin. Dalla Pravda a Prada: storie da una rivoluzione (Milano, 2008) e di articoli e recensioni sulla cultura russa contemporanea.


25. Juni – 6. Juli

Intensiv‐Sprachkurse Russisch
bei: Alpha beta piccadilly - Talfergasse 1A - Bozen

Montag 25. Juni

"Das russische Berlin" - 20.30 Uhr
Prof. Gian Piero Piretto, Università Milano - bei: LUB Bozen

Das russische Berlin
Es stehen Schlüsselmomente zur Begutachtung, die die kulturelle, politische und gesellschaftliche Beziehungen zwischen Russland und Berlin seit der Zeit geprägt haben, in der preußische Prinzessinnen zu russischen Zarinnen wurden. Bei der Abwanderung nach der Oktoberrevolution etwa wurde aus dem Stadtteil Charlottenburg Charlottengrad, die verrückte Weimarer Kultur widerspiegelte die sowjetische NEP.

Wir blicken auf unterschiedliche Ereignisse zurück, auf das "Friedens"‐Abkommen Ribbentrop‐Molotov, auf den Tag, als die Rote Armee den Reichstag erstürmte. Wir betrachten die in der DDR gesammelten Erfahrungen, die sowjetische Architektur in der ostdeutschen Hauptstadt, lesen die Denkschriften für die Kriegsopfer, spazieren feierlich über die Stalin‐Allee (heute Karl‐Marx‐Allee) und erinnern uns an die wichtigsten Zeitpunkte im kalten Krieg. In der Gegenwart untersuchen wir das Phänomen Russendisco, die Zusammenhänge mit dem Schriftsteller Vladimir Kaminer und die verschiedenen "Ostalgielokale", die Berliner und Touristen nach der Wende gleichermaßen anziehen. Mit Bildern und Filmausschnitten.

Gian Piero Piretto, Abschluss in russischer Sprache und Literatur in Turin, arbeitete an den Universitäten Bergamo und Parma, unterrichtet derzeit russische Kultur und Methodik visueller Kultur an der staatlichen Universität Mailand. Er schrieb Essays und Aufsätze zu russischer Literatur im 19. und 20. Jahrhundert und befasst sich seit einigen Jahren mit der Methode kultureller Studien, mit besonderem Augenmerk für die sowjetische Zeit und ihre visuellen Ausdrucksformen.

Freitag 29. Juni

20.30 Uhr
Sitz: Handelskammer Bozen, Südtirolerstraße 60

Russland und die Russen kennen lernen
Handel, Fremdenverkehr und Mode …

Einen neuen Markt erschließen oder neue Kunden erobern bedeutet unter anderem, sich trotz kultureller Unterschiede und wirtschaftlicher Eigenheiten auf derselben Wellenlänge wie die jeweiligen Gesprächspartner zu bewegen.
Vier Vertreter aus dem Südtiroler Unternehmertum erzählen von ihren langjährigen Erfahrungen mit Russen, sowohl in Russland wie auch hier in Südtirol, von der ersten Annäherung gleich nach dem Mauerfall und der nicht immer einfachen Entwicklung bis zur derzeitigen Lage.
In Anwesendheit des Honorarkonsuls der Russischen Föderation in Bozen für Trentino-Südtirol Bernhard Kiem

Referenten:
Omer Berber (Art Director) und Helga Lazzarino (PR-Manager), Unternehmen Selva, Bozen, seit 25 Jahren in Russland
Ferdinand Riffeser (Gastwirt), Hotel Biancaneve, Wolkenstein in Gröden
Isidoro Di Franco (General Manager), Four Points by Sheraton, Bozen

Moderation: Arnold Tribus, Herausgeber der »Südtiroler Tageszeitung«, Bozen

Giovedì 5 luglio

"Der Dichter und der Zar" - 20.30 Uhr
Marco Dinelli, Dozent, Übersetzer
bei: Freie Universität Bozen, Sernesi-Platz 1

Der Dichter und der Zar
Kultur und Macht in Russland im 3. Jahrtausend


Der Dichter und der Zar, diesen Titel trägt ein Stummfilm aus dem Jahr 1927, in dem sich Puškin und Nikolaus I. treffen. 1937 wählt die Dichterin den selben Titel für ein Gedicht, das sich mit dem selben Ereignis beschäftigt und das von Šostakovič (auch ein Künstler, der mit "Zar" Stalin seine Mühe hatte) vertont wird. Schließlich wurde der Ausdruck erst kürzlich für den Empfang am 29. Mai 2010 verwendet, auf dem Putin und der Rockmusiker Jurij Ševčuk aufeinandertrafen.

Die komplizierten Beziehungen zwischen Kultur und Macht sind ein Leitmotiv in der russischen Geschichte: in zaristischer, in sowjetischer und postsowjetischer Zeit. Mit Hilfe unterschiedlicher Stoffe wird der Versuch unternommen, einen Überblick über die jüngste russische Kulturgeschichte zu bieten, seit nach der postmodernen Ernüchterung es wieder modern wurde, "engagiert" zu sein.

Marco Dinelli studierte an der Universität Perugia. Derzeit leitet er die Italienisch kurse für Ausländer an der Schule Costanza Vinci in Moskau in der italienischen Botschaft. In Moskau unterrichtete er Übersetzung aus dem Russischen ins Italienische und italienische Sprache und Literatur an der Universität Lomonosov, gab Unterricht am Literaturinstitut Gor'kij. Er war Professor auf Zeit an der Universität Pisa. Er übersetzt aus dem Russischen und schrieb mit Anna Jampol'skaja Lenin. Dalla Pravda a Prada: storie da una rivoluzione (Mailand, 2008) sowie Aufsätze und Besprechungen zu zeitgenössischer russischer Kultur.